Quando i giapponesi fanno DING

Quando i Giapponesi fanno ding

Scritto e illustrato da Keiko Ichiguchi

Pagine 160
Uscita: novembre 2009
12 Euro

QUANDO I GIAPPONESI FANNO "DING"!

Keiko Ichiguchi rimette mano ai suoi ricordi e al suo ricco bagaglio emozionale per regalarci nuove curiosità dal Sol levante! Dopo il successo dei precedenti Perché i giapponesi hanno gli occhi a mandorla e Anche i giapponesi nel loro piccolo s'incazzano, autentici best seller ancora disponibili in libreria, Keiko ci descrive ora il sistema scolastico giapponese dalle elementari fino al debutto nel lavoro, soffermandosi sulle angosce degli studenti e i frequenti atti di bullismo di cui sono vittime.
Scopriremo poi come trascorrono le loro vacanze i giapponesi, e ci diletteremo con un po' di digressioni sulla lingua nipponica e il suo slang...onomatopeico! E ancora, le strip umoristiche (squisitamente autobiografiche) di Keiko, che raccontano le disavventure di una ragazza giapponese in Italia, e tanti disegni inediti...Dedicato a chi crede di conoscere il Giappone!

KEIKO ICHIGUGHI

Nata a Osaka, Giappone, il 19 dicembre 1966, fin da piccola dimostra una certa passione per i manga, soprattutto per quelli di Ryoko Takahashi (autrice inedita in Italia) e in generale per il mondo degli "Shojo". Nella sua adolescenza la passione per il fumetto è vissuta attivamente scrivendo e disegnando storie per diverse fanzine (tra le altre cose, Keiko si diverte a disegnare storie "inedite" di "Capitan Tsubasa"!).
Ancora al liceo, sceglie di portare in giro i propri lavori per il Giappone alle diverse fiere amatoriali. Proprio in quel periodo matura l'idea di far diventare la propria passione un vero e proprio lavoro. Nel 1988, per saggiare le proprie capacità, decide di partecipare al prestigioso concorso indetto dalla casa editrice Shogakukan e vince il premio come miglior esordiente. Con i soldi vinti riesce a pagarsi la fine degli studi universitari (si laurea in lingua italiana presso l'università di Osaka per gli studi delle lingue straniere) e un viaggio in Italia. Una volta mostrate le proprie capacità, continua a disegnare scegliendo lo pseudonimo di Keiko Sakisaka. Inizia così a collaborare con Shougakukan, per la quale realizzerà diverse storie pubblicate prima sulla rivista "Bessatsu Shojo Comic" e poi raccolte in volumetti monografici. Nello stesso periodo scrive diversi "drama" per la radio e dà vita a una rubrica sui viaggi per la rivista per ragazze "Palet". Intanto nel 1993 si trasferisce a Bologna, dove inizia a collaborare con i Kappa boys. Il primo lavoro per il nostro paese è il volume "Oltre la Porta", realizzato in collaborazione con Andrea Baricordi, Massimiliano De Giovanni e Barbara Rossi (ossia i 3/4 dei Kappa boys). Nel 1997 ha iniziato una collaborazione con la casa editrice giapponese Kodansha che ha visto la nascita delle storie "1945" e "America", quest'ultima raccolta in volume nel 1998, e pubblicata anche in Italia nel 1999 dalle Edizioni Star Comics. Nel 2003 ha pubblicato in Giappone un saggio sui misteri di Firenze per l'editrice Hakusuisha. Per Kappa Edizioni ha pubblicato i libri a fumetti "La vista sul cortile" (1999), "Due" (2000), "Blue" (2001), "Con gli occhi aperti" (2002), "1945" (2003), "Inno alle ragazze" (2006); oltre alle raccolte di articoli "Perché i giapponesi hanno gli occhi a mandorla" (2004) e "Anche i giapponesi nel loro piccolo s'incazzano" (2007).