Tra
le sue fonti di ispirazione dichiarata vi sono Arthur Rackham e Alphonse Mucha, a cui si potrebbe aggiungere sicuramente Edmond
Dulac. Questa tradizione
illustrativa si rivela in Charles Vess con atmosfere fatate, e dalle sue illustrazioni emerge un evo sognante,
percorso da presenze e grafismi decò.
Sono
finestre su un mondo parallelo popolato di creature portatrici esse stesse di
una luce scintillante e con una vocazione a una posa fortemente compositiva.
Nelle sue illustrazioni c'è il sapore del mito, della favola e il gusto sottile
di una cartellonistica Belle Epoque.
C'è
in lui un grande virtuosismo tecnico.
Nato
a Lynchburg, in Virginia, nel 1951, Vess è considerato oggi uno dei più grandi
illustratori viventi genere, sicuramente quello dotato del gusto più spiccato e
raffinato.
Ha
al suo attivo anche una discreta produzione nell'ambito del fumetto, con una
riduzione a fumetti delle ballate della tradizione inglese e scozzese e la
collaborazione alla fortunata serie Sandman di Neil Gaiman all'interno della quale ha disegnato un brillante adattamento de La
tempesta di William
Shakespeare.
Da
quelle prime esperienze di inizio anni Novanta doveva nascere una
collaborazione che ha portato a opere in cui Gaiman e Vess si relazionavano
puramente come scrittore e illustratore, nella costruzione di mondi virtuali
come quello di Stardust
(romanzo illustrato divenuto nel 2007 film con Robert DeNiro, Michelle Pfeiffer e Peter O'Toole) o nella produzione di libri illustrati per l'infanzia come Blueberry
Girl.
A
riconoscimento di Vess come artista di punta, numerosi premi per i fumetti, i
libri illustrati e le copertine tra cui tre Will Eisner Award e due World Fantasy Award.