Terzo appuntamento con il mondo dell'illustrazione
internazionale per Lucca Junior, che si propone di promuovere in Italia una
cultura dell'immagine e di fare il punto sulla ricerca iconica segnalando di
volta in volta i lavori più interessanti ed originali. Obiettivo del concorso è
poi quello di individuare le diverse tendenze e gli orientamenti
dell'illustrazione contemporanea che spesso sceglie la strada delle
contaminazioni (con la satira, con il fumetto, con il cinema e la fotografia)
anche attraverso un confronto tra gli illustratori italiani e quelli dei Paesi
dell'Est europeo, in particolare la Russia, che partecipano in una apposita
sezione. Proprio questo confronto consente agli illustratori russi di far
conoscere la loro arte e di tentare la strada del mercato italiano, come è
accaduto ad esempio con il russo Alexander Daniloff che da qualche anno vive ed
opera nel nostro Paese.
E' un confronto tra due tradizioni, tra due culture
iconiche, ma anche la dimostrazione - e sfogliando il presente catalogo potrete
rendervene conto - della contaminazione tra culture favorita dalla
globalizzazione del mercato. Una globalizzazione che spesso, ma fortunatamente
non in questo caso, porta anche il rischio di un'omologazione e di un
appiattimento iconico su immagini commerciali, sicuramente lontane dall'arte,
ma più vendibili perché vanno incontro ai gusti di un pubblico che all'arte -
purtroppo - non è mai stato educato. Non è il caso delle tavole qui
selezionate, ma un'insidia che chi illustra deve tenere presente.Bruno Munari
lo ricordava spesso: "Arte è ricerca continua, assimilazione delle
esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove... mercato è ripetizione di uno
standard vendibile secondo le richieste del cliente. Ha l'aspetto esteriore
dell'opera d'arte... imballaggio perfetto, vuoto"[1].
Ogni anno Lucca Junior sceglie un tema legato ad una
ricorrenza o ad un importante evento internazionale. Il 2008 era l'anno di
Puccini, e Lucca Junior ha voluto ricordarlo proponendo agli illustratori
l'affascinante ed ambiguo personaggio di Turandot. Nel 2007 era toccato a
Garibaldi. Nel 2009 ricorre il quarantesimo anniversario dello sbarco dell'uomo
sulla luna: un evento epocale che ha segnato la storia dell'uomo e che non
poteva non essere ricordato in quello che è stato proclamato come l'anno
dell'Astronomia.
Il tema scelto per questa terza edizione del Concorso si
ispira proprio a questo evento scientifico sottolineandone soprattutto
l'aspetto magico, meraviglioso ed emozionale di un'esplorazione del mondo che è
nata con l'uomo ed ha avuto in Galileo Galilei uno dei maggiori interpreti.
Viene così spiegato il titolo: "Stelle nascoste. Galileo e
l'Universo".
Il tema - anche nel giudizio di tanti illustratori - era
affascinante e poteva essere interpretato iconicamente in molti modi diversi,
ma certamente nascondeva un'insidia: mi aspettavo di vedere tante immagini di
Galileo che scruta il cielo con il suo cannocchiale. E' questa un po'
l'iconografia tradizionale e stereotipata a cui viene solitamente associato lo
scienziato italiano. Bisognava dunque cercare di evitare i luoghi comuni, il
kitsch, le banalità delle immagini commerciali. L'illustratore deve sempre
fornire una lettura interpretativa del testo o del tema che intende illustrare.
Deve essere propositivo. Deve possibilmente trasmettere emozioni e sensazioni
in una narrazione iconica dove la perfezione della tecnica si accompagni all'equilibrio
compositivo e all'originalità dello stile. Lo stereotipo iconico insomma cui abbiamo accennato doveva essere superato studiando
attentamente il contesto storico e scientifico, magari rileggendo i testi di
Galileo, la sua biografia, e ripensando le scoperte in una dimensione di
attualità.
In molti lo hanno fatto. In molti hanno dato al tema
un'interpretazione sociologica o socio-politica, utilizzando il linguaggio
della satira. Non dimentichiamo che le idee di Galileo, furono osteggiate duramente
dalla Chiesa cattolica che alle teorie copernico/ galileiane, opponeva quelle
tolemaiche. Altri ancora hanno scelto un'interpretazione lirica per esprimere
la poesia dell'universo.
Il livello qualitativo delle opere pervenute è più che
soddisfacente, con punte di assoluto rilievo.
La discussione sull'assegnazione del primo premio era
circoscritta a quattro o cinque lavori. Alla fine è stato scelto Federico
Appel, apprezzato
illustratore e scrittore romano[2] per la sua
colta stupenda immagine allegorica che ci propone lo scontro tra Scienza e
Religione. La tavola ci mostra infatti Galileo mentre scruta il cielo con il
cannocchiale circondato da quattro uomini con la testa di cane che guardano
incuriositi e dubbiosi. E per rendere ancora più esplicito il messaggio su uno
dei cani Appel ha sistemato il copricapo ecclesiastico rosso. L'elemento
ironico caricaturale perfettamente reso nella personale caratterizzazione dei
personaggi, la composizione e la particolare scelta cromatica con dominanti giallo
ocra e marrone, insieme alla ricerca espressiva e stilistica e all'originalità
dell'idea costituiscono i punti di forza di questo lavoro, decisamente
innovativo.
Alla fiorentina Brunella Baldi[3] è stato assegnato il Premio
Speciale della Giuria per la sua immagine di grande suggestione visiva che
riesce a comunicare al lettore la dimensione onirica e magica della scoperta
scientifica. Linguaggio della poesia e linguaggio della scienza si incontrano
in questa tavola dalla dominante cromatica blu intenso su cui si staglia la
figura bianca di un uomo che punta il cannocchiale verso la luna, realizzata
con grande padronanza tecnica.
Premio Speciale della Giuria anche per Matteo Gubellini. L'illustratore di Crema[4]
con la particolare tecnica dei gessetti colorati ci offre un'interpretazione
davvero originale esaltata dal gioco di luci ed ombre. Galileo impegnato a scrutare il cielo
notturno con il suo cannocchiale, è circondato da un gruppo di animali
fantastici alcuni dei quali indossano indumenti umani. Il fascinoso e
visionario bestiario di Gubellini ci rimanda all'allegoria e ci ripropone
l'interrogativo dell'esistenza di una qualche forma di vita in altri
universi.
Al linguaggio della satira si ispira invece con dolce e
feroce ironia (per dirla con un ossimoro) Fabrizio Silei (Menzione) con una delle sue
straordinarie realizzazioni tridimensionali di carta successivamente illuminate
e fotografate[5] dal titolo
significativo: "L'inquisizione". Almeno per una volta non compaiono nell'immagine né il cannocchiale,
né Galileo la cui presenza viene invece evocata da tre uomini di chiesa, il
papa, un vescovo e un sacerdote che discutono tra loro sulle idee
rivoluzionarie dello scienziato. Nel fumetto, perfettamente inserito
nell'immagine possiamo leggere: "Quel Galileo è un uomo intelligente. Ha
capito subito che abbiamo sempre ragione noi". Silei riporta così il tema del conflitto scienza/ fede e
scienza / religione all'attualità dell'oggi. La sua immagine invita a
riflettere. Uno dei ruoli fondamentali dell'illustrazione è anche questo.
Un grafismo sottile impreziosito da ricami serici
caratterizza la suggestiva immagine di Mara Cannone (Menzione) che esprime tutta la
poesia del cosmo. Piace la scelta cromatica affidata alle tonalità dei neri e
degli azzurri che evoca atmosfere da sogno, e l'inserto a collage di una
piccola fotografia in bianco e nero di un ritratto di Galileo.
Elena Prette (Segnalazione) ci offre una delle interpretazioni del tema
più interessanti ed originali con una buona tavola realizzata con tecnica mista
e trattamento digitale in cui si incontrano felicemente la poetica dei
figurinai e quella dei cartoonist.
Dalla testa di Galileo tagliata orizzontalmente in due all'altezza del
cervello, esce lo stesso Galileo che, a cavallo di una cannocchiale a guisa di
scopa, è in viaggio verso la luna. La resa cromatica è buona. Accurata la
scelta dei particolari. Valido l'inserimento di riproduzioni di antiche carte
geografiche e di fogli con la scrittura galileiana. Davvero peccato che le due
parti della testa siano troppo distanti tra loro, così da non consentire al
lettore il collegamento dei due elementi in una visione unitaria.
Silvia Crocicchi (Segnalazione), illustratrice che si affermata quest'anno
anche al Concorso di Bordano /Sacile, nella sua "Danza della terra"
sceglie un'interpretazione mitologica e raffigura nella sua raffinata e colta
immagine lirica, realizzata in digitale,
la personificazione del Sole, seduto su un trono e circondato da tre
fanciulle che simboleggiano la Terra. Il fondo nero si prolunga in alto nella
silhouette di Galileo con osserva le stelle con il suo cannocchiale. Nonostante
una certa rigidità nei visi dei personaggi, l'immagine è evocativa e di alto
livello per l'originalità dell'idea, per la felicità della composizione e per
le ottime scelte cromatiche.
Francesco Corli, (Segnalazione) seppure giovanissimo (ha solo 16
anni) è ormai un
"veterano" del concorso. Ha partecipato ogni anno, fin dalla prima
edizione, e ha sempre sorpreso la giuria che per lui ha addirittura creato un
"Premio Giovani". Anche questa volta ci ha sbalordito per il forte
impatto visivo della sua immagine che si contraddistingue per l'ottima
prospettiva, i contrasti di luce, gli accostamenti cromatici, e per la felice
caratterizzazione espressiva del volto di Galileo, e gioca con intelligenza con
il linguaggio dei simboli. Da un libro aperto escono il sistema solare con
tutti i pianeti sotto lo sguardo perplesso ed insieme affascinato di Galileo.
Certo Corli dovrebbe prestare maggiore attenzione all'anatomia: la mano dello
scienziato in primo piano non è assolutamente riuscita. Non abbiamo più tenuto
conto dell'età, ma abbiamo voluto considerare e valutare il suo lavoro alla
stessa stregua di quelli degli altri partecipanti. E' un incoraggiamento a
proseguire con sempre maggiore impegno su questa strada.
Immagine lirica di forte impatto emozionale anche quella di
Alessandra Castagni, illustratrice che ha al suo attivo già diverse pubblicazioni. E'
notte e Galileo guarda incantato la luna e le stelle. L'illustratrice esprime
così molto bene la poesia della scienza e la solitudine dello scienziato.
L'idea è valida, ma le due diverse modalità espressive utilizzate non ci
sembrano perfettamente integrate tra loro.
Un acquerello di buona fattura giocato sul contrasto rosso
/ nero con una suggestiva scelta prospettica contraddistingue l'opera di Daniela
Giarratana
ispirato ancora una volta al contrasto scienza / religione.
Di impatto più ludico e giocoso è invece la tavola di Francesca
Cosanti eseguita
in acrilico con sovrapposizione di strati di colore. Galileo viene ritratto
questa volta seduto su una terra / altalena e scruta il cielo. Da segnalare le
valide scelte cromatiche (il cannocchiale e le scarpette rosse di Galileo, ad
esempio) ed il buon contrasto luci/ombre.
Anche Marta Farina ci offre un'interpretazione ludica e mitologica
proponendoci un autentico fantastico viaggio tra i pianeti. Ad accompagnare
Galileo in questo viaggio a cavallo sono alcuni bambini. L'artista sottolinea
così l'analogia tra il pensiero dello scienziato e il pensiero bambino.
Entrambi sono guidati dalla curiosità, dal piacere della scoperta e della
sperimentazione e dal gioco. Interessanti i cromatismi dalle dominanti giallo,
ocra, seppia ed aranciato.
Il tema del rapporto tra scienza e infanzia si ritrova
nell'immagine di Lucia Campinoti. L'abbiamo apprezzata nell'ambito dell'illustrazione
figurativo - verista per la buona raffigurazione del bambino che esprime
stupore e meraviglia mentre con mente ripensa al libro di Galileo e alle sue
scoperte. Buoni i cromatismi, il taglio compositivo e la rappresentazione
simbolica del sogno.
Contaminazione con il linguaggio del fumetto e con
l'umorismo grafico per Loris Gualdi che sceglie per il suo divertissement iconico, il bianco e
nero. Dal fondo nero punteggiato di stelle spicca l'immagine di Galileo
eseguita al tratto su carta da giornale ripassata con il bianco.
La napoletana Rosaria Iorio sceglie l'ironia in un'immagine
acrilica surreale narrativamente ben costruita per la buona caratterizzazione
dei personaggi che si stagliano su un'ampia campitura blu e sicuramente
incuriosiscono il lettore. Lascia qualche perplessità la cornice bianca su
carta da giornale che inquadra la tavola perché non se ne comprende la funzione.
Anche Marco Salogni sceglie una lettura ironica e divertente del tema:
le stelle animate a cinque punte giocano in un bosco, mentre Galileo guarda il
cielo con il cannocchiale. Buona la scelta dei cromatismi azzurri che
contrastano con il rosso aranciato del vestito di Galileo.
Emanuela Recchia gioca nella sua tavola con i simboli sviluppando il tema
del dialogo galileiano sui massimi sistemi, mentre Daria Petrilli ci propone un'immagine digitale di
grande forza espressiva, anche se carente nel segno. Il cannocchiale di Galileo
che trapassa le nuvole è una felice metafora dell'offuscamento del pensiero
scientifico.
Il confronto con gli illustratori russi e dell'Est Europeo
che hanno partecipato a questa edizione del Concorso si presenta molto
stimolante.
Già lo scorso anno il russo Aleksandr Egorov che lavora da anni nell'editoria
come apprezzato illustratore e fumettista, si era segnalato per la forza
espressiva della sua immagine. Questa volta ha conquistato il primo premio con
una splendida tavola allegorica di raffinata eleganza che attualizza e sviluppa
con gusto caricaturale gli elementi della grande tradizione figurativa russa
(penso in particolare a Ivan Bilibin) Di particolare interesse anche lo
sviluppo compositivo e la scelta della bicromia con colorazione in digitale.
Egorov dimostra qui le sue doti di grande visionario narratore per
immagini.
La tradizione del folclore popolare russo, il lubok, e
l'espressionismo della pop art si incontrano nella vivacissima e suggestiva
immagine di Elena Potyakina (Menzione): è un'autentica esplosione di colori e della
forza dirompente dell'immaginario, è l'apoteosi della fantasia onirica che
rivisita con occhi bambini il tema del Concorso.
La rumena Diane Margareta Cepleanu (Menzione), che si è diplomata
alla High School of Fine Arts "Tomiza" di Bucarest e i cui lavori
hanno ottenuto importanti riconoscimenti internazionali, propone un viaggio nel
passato. L'acquerello dagli efficaci cromatismi rosso, grigi ed ocra ci mostra
con l'originale prospettiva cinematografica
della ripresa dal basso verso l'alto, un bambino che segue incuriosito le
ricerche di Galileo. Di particolare suggestione è la scenografia impreziosita
dagli elementi architettonici. Due
topolini collocati sull'estremità inferiore destra della tavola sembrano
commentare l'evento: un particolare che ci offre un ulteriore possibilità di
narrazione.
Paolina Mityaeva (segnalazione), studentessa all'Accademia di Belle Arti
presenta una tavola articolata in una sequenza di vignette collegate tra loro
che raccontano una divertente microstoria, "Il te di Galileo".
Protagonisti l'immancabile Galileo e un cane che decidono di prepararsi un tè.
Ma per fare il tè ci vuole l'acqua e il cane va a prenderla sul pianeta Terra,
e ci vuole il fuoco che trovano su Marte.
Anastasia Mazeina (segnalazione), nativa di Tomsk, è alla sua seconda
partecipazione al concorso. In un bianco e nero di buona fattura raffigura il
sogno del piccolo Galileo qui presentato come il Piccolo Principe di Saint
Exupery: un accostamento colto ed indovinato per esprimere la poesia e il
fascino del mistero con cui guardiamo gli spazi siderali.
Maria Mikhaskaja ci propone una bella tavola ad acquerello dai cromatismi
suggestivi in cui ravvisiamo citazioni zwergeriane. Alcuni studiosi raffigurati
come palloni gonfiati seguono le indicazioni di Galileo che punta l'indice
verso il nero cielo notturno. Forse l'illustratrice non avrebbe dovuto
rappresentare nello stesso modo anche lo scienziato italiano. Si tratta
decisamente di un errore concettuale.
Nel solco della tradizione figurativa dell'acquerello si
colloca anche il bel lavoro dell'ucraino Alexej Yermolin diplomatosi nel 1999 all'Accademia
di Belle Arti di Kiev e oggi art director di un'importante Agenzia di arte e di
illustrazione. L'immagine che ricorda per certi versi il grande Dino Battaglia,
è giocata sui toni del blu dei vestiti di Galileo e di una donna e si prolunga
in un cielo stellato. E' insieme simbolica e filosofica. Così l'artista
commenta il suo lavoro: "Cerca di chiudere i tuoi occhi se vuoi vedere ciò
che non hai mai visto prima".
Molto originale anche se forse troppo poco legata al tema è
la tavola digitale dell'ucraino Tsuper Olekcis che mostra un cane astronauta
atterrato su un nuovo pianeta. Bello il luminoso gioco cromatico dei bianchi e
dei grigi che esaltano l'unica nota di colore: l'azzurro del casco della tuta e
quello della capsula spaziale.
Polina Smirnova viene da San Pietroburgo e sceglie per la sua immagine,
"Misterioso Universo", una dimensione mitologica e simbolica. Galileo
è seduto sopra il pianeta Terra accanto a un tavolino e guarda con un enorme
cannocchiale i personaggi mitologici delle costellazioni.
Non mi resta che rivolgere il mio ringraziamento a tutti i
componenti della giuria che insieme a me hanno valutato e discusso i lavori: la
dottoressa Lola Barcelò, responsabile di Kalandraka Italia, l'illustratore
Paolo D'Altan per l'Associazione Illustratori, e Sergio Noberini, direttore del
Museo Luzzati di Genova.
I nostri giudizi sono stati pressoché unanimi e unanime
sono state le valutazioni che ho cercato di riassumere in questa mia
introduzione. Un grazie infine alla dottoressa Sarah Genovese, instancabile
animatrice di Lucca Junior. Senza la sua passione e la sua competenza questo
Concorso non si sarebbe potuto realizzare.
LIVIO SOSSI
Università degli Studi di Udine
Università del Litorale di Capodistria (Slovenia)
Presidente della Giuria
[1] Bruno Munari, Verbale scritto, Il Melangolo, Genova, 1992, p. 30
[2] Recentemente Appel ha pubblicato il suo primo diverte romanzo per ragazzi: Le memorie di Alessandro, Nuove Edizioni Romane, Roma, 2009
[3] Di Brunella Baldi ricordiamo almeno le illustrazioni realizzate con la tecnica dell'incisione per il libro illustrato La porta su testo di Alfredo Stoppa, Edizioni Lineadaria, Biella, 2009
[4] Matteo Gubellini ha recentemente pubblicato per Bohem Press Italia, Un vero leone (Bohem Press Italia, Trieste, 2009) premiato lo scorso anno al Concorso Internazionale di Bordano / Sacile per l'albo illustrato inedito.
[5] Con questa particolare tecnica che riprende e sviluppa le tecniche munariane, Silei ha illustrato Pinocchio adesso su testo di Antonio Ferrara, Edizioni Artebambini, Ozzano Emilia, 2009