Pazienza. Questa è la prima
parola che viene in mente varcando i confini dell' immaginario di
Donato Giancola. Quasi venti metri di pannelli coperti di colore
nobile, l' olio, tesoro fiammingo e virtuosismo rinascimentale con
il dono di saper aspettare; asciuga lentamente, l'olio. In
silenzio, attende il momento di grazia espressiva dell' artista. In
questo caso, il tempo di Donato, un Maestro giovane ma antico, uno
dei pochi contemporanei che coniuga la tradizione dei maestri del
passato con il tormentato immaginario della nostra epoca. In tempi
come questi, dominati dalle immagini usa e getta, di mostre virtuali
dove si espone l' immagine dell' oggetto e non la sua sostanza
materica, il lavoro di questo straordinario artista acquista un
valore di monito per tutte quelle generazioni che non possono
conoscere il prezioso segreto di quello che potremmo definire: Il
Tempo dell' Arte.
Nel 2009, la specie ha compiuto la sua
evoluzione e per l'artista ospite d'onore di Lucca Games
la svolta è epocale. Per la prima volta in 43 anni di
storia, un'artista della fantasy e del gioco viene presentato
nella sede delle esposizioni. Giancola per i suoi riferimenti
artistici, il prepotente richiamo all'arte del seicento europeo e
al rinascimento, la grandezza e la complessità delle
composizioni è l'ideale interprete di un intero universo
pronto a dialogare con gli affreschi della nostra storia, con la
memoria di Palazzo Ducale.
Il portavoce di Lucca Games al di fuori dei suoi storici confini.